Leaps of Fire by MUTONIA – 13 giugno 2021

Rassegna Serate d’Autore – Domenica 13 giugno 2021 dalle ore 18
Piazza malatestiana, Longiano (FC)
Leaps of fire by Games with flames from MUTONIA + Andy 1 man band
“LEAPS OF FIRE” in collaborazione con Falegnameria Cocktail Bar
Dagli albori dell’umanità la scoperta del fuoco ci ha
accompagnati, consentendoci di plasmare la natura che ci circonda ed assoggettare le creature a noi ostili.
Uno scudo sollevato contro l’oscurità, il freddo e i pericoli della natura.
Ma tutti sanno che giocare col fuoco è pericoloso.
In un futuro non troppo lontano, la società a cui noi tutti siamo abituati, tanto agiata quanto controversa, schiava delle multinazionali e dell’illusione di un progresso non più sostenibile, potrebbe bruscamente cessare d’esistere.
Inscenando una breve ma intensa storia, che parte dal primo falò del paleolitico, fino alla disfatta provocata dal rogo nucleare (e oltre !?), il gruppo di giocolieri, performers e scultori della “Games With Flames” propone un nuovo spettacolo dove fuoco e teatro si amalgamano armoniosamente; con lo scopo di divertire, ma anche di sensibilizzare il pubblico ai problemi che affliggono la società attuale.
L’intero soundtrack dello show è stato composto in esclusiva, e suonato, da Andy Macfarlane, grande amico dei GWF, famoso cantante e chitarrista (Hormonauts, Rock’n’roll Kamikaze).”
La Mutoid Waste Company è un gruppo d’artisti e performer fondato da Joe Rush e Robin Cooke in collaborazione con Alan P. Scott e Joshua Bowler a metà degli anni ottanta nella Car Breaker Gallery della Freston Road di Londra. La loro attività continuò poi negli anni ’90 in Italia con il trasferimento a Santarcangelo di Romagna.
Il nome del collettivo fu ispirato dalla serie TV britannica “Blake’s 7” in cui i Mutoids erano esseri umani ricondizionati a cui era stata rimossa la personalità. Profondamente influenzati dai film di “Mad Max e dai fumetti di Judge Dreed si specializzarono nell’organizzazione di feste illegali nella Londra degli anni ’80 in cui la proposta musicale, dall’iniziale miscela di rock psichedelico e dub reggae, abbracciò sul finire degli anni ’80 il nascente movimento della acid House.
I Mutoid sono diventati famosi per le gigantesche sculture anche semoventi, dette mutoidi, saldate utilizzando esclusivamente materiale di recupero e per i bizzarri ed avanguardisti riadattamenti degli edifici in disuso nei quali tenevano i loro party. Una loro performance fu inserita nella cerimonia di chiusura delle Paraolimpiadi estive 2012 di Londra.
Frestonia e le origini
Fin dall’inizio degli anni ’70, Freston Road con i suoi edifici vuoti fornì, a indigenti e ad artisti, spazi da occupare ed utilizzare come locali abitativi o di lavoro, diventando così uno dei centri principali del movimento squatter della città. Nell’ottobre del 1977 il Greater London Council lanciò un piano di riqualificazione della zona, che prevedeva l’abbattimento di numerosi edifici fatiscenti, generando così le proteste dei punk e degli hippie che li vivevano. Gli squatters portarono avanti la protesta assumendo tutti il cognome “Bramley” (citazione dalla commedia Passport to Pimlico) e proclamando lo Stato libero ed indipendente di “Frestonia” (citando così lo stato di Freestonia del film La guerra lampo dei Fratelli Marx). In questo contesto, presso la Car Breaker Gallery di Frestonia, Joe Rush, Robin Cooke, Alan P Scott e Joshua Bowler si incontrano formando, all’inizio degli anni ’80, il primo embrione di quello che diventerà poi la Mutoid Waste Company, per poi trasferirsi in seguito presso un magazzino occupato a King’s Cross.
Käfer-Man e Friedensvogel sul ponte Görlitzer Bahn sopra il Landwehrkanal a Berlino
1989: da King Cross a Berlino
Nel 1989, dopo svariate incursioni della polizia nel loro quartier generale di King’s Cross, lasciarono il Regno Unito per stabilirsi in Germania, dove raggiunsero una certa celebrità per le sculture giganti composte assemblando vecchie parti di automobili e di macchinari industriali. Si trasferirono a Berlino, dove il movimento squatter era diventato molto presente a causa dei problemi sociali e politici della città nell’ultima parte della guerra fredda, e qui realizzarono una performance nell’autunno di quell’anno che vedeva una enorme macchina avvicinarsi al muro portando una colomba in segno di pace. La performance anticipò così i fatti che ne portarono all’effettivo abbattimento.
Italia: Santarcangelo di Romagna e Mutonia
All’inizio degli anni novanta l’intera comunità di artisti si spostò in Italia, nei pressi di Santarcangelo di Romagna, installandosi in una vecchia cava lungo il fiume Marecchia, di proprietà demaniale, creando un “villaggio degli scarti” che denominarono Mutonia: qui essi ripresero – e continuano tuttora – a svolgere attività performative e visuali a difesa del libero arbitrio e del recupero creativo del rapporto dell’uomo con la natura in un’ottica post-industriale.
Negli anni ’90 le loro performance vennero spesso proposte nel Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo e nel 2012 una loro performance fu inserita nella cerimonia di chiusura delle Paraolimpiadi di Londra.
Lo Sfratto da Mutonia
Nel luglio 2013 il Comune di Santarcangelo ha emesso una ordinanza di «demolizione» e «rimessa in ripristino» dell’area demaniale in cui era installata Mutonia, a seguito di una pronuncia del TAR. Il Comune da tempo stava lavorando per trovare una soluzione per mettere a norma il campo, insieme alla Soprintendenza, mentre gli artisti stessi si prodigavano ad ottemperare le principali richieste; in questo contesto, si era inserito il pronunciamento del TAR a favore del proprietario di un terreno adiacente a Mutonia, che già nel corso degli anni aveva presentato una serie di denunce.
A seguito di ciò è nato un movimento di protesta a favore dei Mutoid e contro lo sgombero di Mutonia, inizialmente a livello locale, poi a livello nazionale, allargandosi tanto da arrivare in Parlamento.
In seguito all’ondata di protesta, nonché al riconoscimento da parte delle Soprintendenze di Bologna e di Ravenna della comunità dei Mutoid quale “bene cittadino”, nel febbraio 2014 il Comune di Santarcangelo ha emesso un provvedimento giurisdizionale con il quale ha rigettato la precedente ordinanza di demolizione del campo in quanto “non è più rispondente ad un attuale concreto interesse al ripristino”. (fonte WIKIPEDIA)