Mascherini Marcello – Segno e scultura 1927 – 1980

10,00 

Curatori: Giuseppe Appella
Pubblicato da: Fondazione Tito Balestra Onlus
Collana: Catalogo mostra
Anno pubblicazione: 2016
ISBN: 9788896326107
Pagine: 80

Descrizione

Marcello Mascherini, nato a Udine il 14 settembre 1906, cresciuto a Fagnigola di Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, e vissuto sempre a Trieste, dove si era trasferito con la madre nel 1912, è morto a Padova il 19 febbraio nel 1983. Tra il 1921 e il 1924, frequenta la sezione “Scultori ornatisti” della Scuola per Capi d’arte dell’Istituto Alessandro Volta, sotto la guida di Alfonso Canciani, per poi perfezionarsi nello studio dello scultore Franco Asco. Esordisce nel 1924, a Trieste, segnalato da Silvio Benco, alla Mostra collettiva del Circolo Artistico, e subito dopo, con una mostra personale, al Circolo Manzoni che gli vale una serie di collaborazioni con gli architetti Aldo Cervi e Umberto Nordio e le partecipazioni alle Sindacali, dove nel 1929 riceve la Medaglia d’Argento del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1931, su invito di Gio Ponti e Gustavo Pulitzer Finali, collabora all’arredo della Motonave ”Victoria I” del Lloyd Triestino che, oltre a metterlo in contatto con Augusto Cernigoj, Gino Severini, Mario Sironi, Libero Andreotti, Massimo Campigli e altri, dà inizio a una più che trentennale attività in collaborazione con architetti e artisti di chiara fama per la realizzazione di opere d’arte collocate sui più noti transatlantici e sulle più belle navi da crociera. 
Sempre nel 1931, partecipa alla Prima Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma dove incontra Arturo Martini. Sarà presente, poi, a tutte le edizioni della rassegna romana, fino alla X Quadriennale del 1972, con sale personali nel 1943 (Premio per la Scultura) e nel 1959 (Premio del Comune di Roma). La sua prima presenza alla Biennale di Venezia è del 1934. Vi esporrà ancora nel 1936, 1938 (sala personale), 1940, 1942 (sala personale), 1948, 1950 (Primo Premio ex-aequo per la scultura), 1952, 1954 (sala personale), 1956, 1962 (sala personale e Premio per l’arte sacra). 
Tra le Quadriennali e le Biennali si sviluppa una intensa attività che lo vede presente alla Triennale di Milano (nel 1933, il grande gesso di Icaro viene indicato da Edoardo Persico come ”di ottima disciplina stilistica e dai moderni valori architettonici”), alle Esposizioni Universali (Parigi, 1937; Budapest, 1938; New York, 1939), nelle maggiori gallerie e nei musei di Venezia, Udine, Genova, Verona, Trieste, Milano, Firenze, Roma, Torino, Padova, Ferrara, Parigi, Belgrado, Berna, San Francisco, Linz, Lubiana, Edimburgo, Anversa, Oslo, Atene, Rotterdam, Vienna, Marsiglia, St. Louis, Berlino, Brema, Colonia, Monaco, Tokyo, Hakone, Salisburgo, con acquisizioni di sue opere in collezioni pubbliche e private di assoluto rilievo e molti premi (Milano 1941; Firenze 1942; Verona 1943; Trieste 1946; Milano 1947; Torino, 1947; Varese 1949; Saint Vincent 1949; Milano 1950; Cortina d’Ampezzo 1951; San Paolo del Brasile 1953; Carrara 1957; Salisburgo 1958; Udine 1959; Padova 1965). Non trascurabile la sua attività di costumista-scenografo-regista (iniziata nel 1948, ma divenuta significativa dal 1951, dopo l’incontro con Jean Louis Barrault a Parigi) e la presenza in concorsi pubblici (Tribunale di Trieste, Palazzo Littorio di Trieste, Ossario di Fagarè, Palazzo Reale di Bolzano, Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur di Roma, Cappella della Nuova Stazione Termini a Roma, Rettorato dell’Università di Padova, con Martini, Campigli, de Pisis, Severini, Saetti e Funi, Cassa di Risparmio di Trieste, Assicurazioni Generali a Milano), con relative realizzazioni di opere monumentali, che gli vedono a fianco architetti, tra iquali Gianni Avon, Raffaele Fagnoni, Ferdinando Forlati, Enrico Agostino Griffini, Angiolo Mazzoni, Ernesto Nathan Rogers, Giuseppe Pagano, Marcello Piacentini, Agnoldomenico Pica, Gio Ponti, Gustavo Pulitzer Finali, Giuseppe Vaccaro, Nino Zoncada e i triestini Romano Boico, Carlo Celli, Aldo Cervi, Roberto Costa, Umberto Nordio.

Informazioni aggiuntive

Curatore

Giuseppe Appella

Pubblicato da

Fondazione Tito Balestra Onlus

Anno di pubblicazione

2016

Pagine

80

Autore

ISBN

9788896326107