Fondazione Tito Balestra: SORRISO INTERIORE
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05.07.2014

SORRISO INTERIORE

Presentazione in anteprima delle ultime opere di Mokichi Otsuka, a cura di Flaminio e Massimo Balestra. Sabato 5 luglio, alle ore 21, a Longiano, nel Castello Malatestiano, a sei anni dalla mostra dedicata allo scultore Mokichi Otsuka, la Fondazione Tito Balestra Onlus ha organizzato un evento, per omaggiare l’artista giapponese, dedicato alla presentazione in anteprima di alcune sue opere recenti realizzate a Faenza, presso lo studio del ceramista Gino Geminiani, per l’esposizione che si terrà il prossimo settembre alla Tokusen Gallery Mitsukoshi di Tokyo.

La serata sarà un’occasione per incontrare lo scultore e avvicinarsi alla sua opera anche attraverso le parole del poeta e critico d’arte Gian Ruggero Manzoni, le musiche del compositore Rodolfo Santandrea e una performance della danzatrice Moira Cappilli.

 

Come nella precedente mostra, del 2008, le opere esposte affrontano il tema della figura, nella sua interezza, in un flusso creativo che trova origine in un confronto fra tradizione orientale e occidentale. Una delle opere esposte porta il titolo emblematico Fukyo (in giapponese significa: non disprezzare gli altri, ovvero, riservagli rispetto) ad affermare un messaggio, anche in un’epoca come quella attuale, per nulla scontato.

 

Mokichi Otsuka nella sua ricerca artistica non cede alla deriva formale, nonostante la raffinatezza delle sue opere potrebbe trarre in inganno, ma tende a una dimensione estetica i cui principi sono propri di un’azione contemplativa fra materia e pensiero (elementi inscindibili di un’unica sostanza) alla ricerca di un equilibrio interiore capace di assumere anche la valenza di testimonianza di un percorso, per quanto arduo, possibile.

 

“Il sorriso interiore è di uno stato dell’essere armonico che Mokichi Otsuka da sempre fa arte. I soggetti rappresentati in scultura, che l’affermato artista giapponese tratta ricorrendo a superfici curvilinee e slanciate, trovano nella pratica filosofica buddista il loro punto di forza e, occupando lo spazio, trasmettono tale sensazione al fruitore. Le sue opere sempre eseguite in terracotta, materiale tanto caro alla sua cultura e alla sua tradizione, vivono un vuoto interiore che non è mancanza di compiutezza, bensì contenitore del vivere quella consapevolezza. I lavori di Otsuka divengono così, una sorta di stato coscienziale tra lo spazio interiore e quello esteriore. […] Stoicamente Otsuka formula le sue opere e con lo stesso coraggio quelle opere le affida al sorriso. Non esiste cattiveria, non esiste livore, non esiste odio maturati dalla rabbia per dover, infine, lasciare questo stato di coscienza. Esiste unicamente il piacere dato dalla continua mutazione, metamorfosi, evoluzione di una statica concezione dell’immanente. Sorriso come coraggio; coraggio perché non si teme di conoscere un-il possibile dopo.” G.R. Manzoni, dalla presentazione della mostra alla Fondazione Tito Balestra Onlus, agosto 2008.

 

Durante la serata Gian Ruggero Manzoni, Rodolfo Santandrea e Moira Cappilli trasformeranno in altri linguaggi espressivi la forza del messaggio e del pensiero di Mokichi Ostuka, la forza del Sorriso Interiore.