Nel Presepe blu notte di Guido Strazza, sorto su un grande cielo suddiviso in cinque parti dove la stella cometa trovala sua luce accogliendola e diramandola fuori dal recinto di vetro, non ci sono figure ma forme geometriche, orme chehanno un loro punto di arrivo ma non rivelano il loro luogo di provenienza. Ne deriva una sorta di stupore metafisico,l’affermazione, costante dalla seconda metà degli anni cinquanta, di una logica rappresentativa divisa tra l’esprimibile e l’inesprimibile, in questo caso tra la storia, i suoi personaggi secondari, e la luce che annuncia una nascita trasmessa da un’altra luce, sottostante, tanto intensa da indurre al movimento, a portare il dono dell’andare,accogliendo “la speranza di stare insieme”. I Magi si muovono come pedine verso la luce, in perfetta consonanza conil colore e gli stati d’animo che l’una e l’altro sollecitano, tanto quanto le relazioni esistenti tra i personaggi-oggetto el’enigma di quella Luce che blocca la notte e cancella il buio per spingerci a porre i nostri passi, in simbiosi, su quelligià resi stigma. L’immagine è sempre un elemento formale, anche quando si fa racconto attraverso linee di luce reseelementi vivificanti della notte. La luce, divenuta centro di una iconografia che si ripete da secoli, non è esterna alcolore. Viene espressa “visivamente”, illumina “qualcosa di cui si è perduta memoria” o viene ripetuto senza avvertire il costante richiamo di una nascita che, ogni anno, d’improvviso, si rinnova come presenza.
Il presepe è accompagnato da un volumetto, pubblicato dalle Edizioni della Cometa, con un testo di Giuseppe Appella e una preghiera a Gesù Bambino scritta da Strazza.
Orario di visita Fondazione Tito Balestra Onlus a Longiano:
da martedì a domenica e festivi: 10.00/12.00 - 15.00/19.00; lunedì chiuso; La biglietteria chiude mezz’ora prima.
Biglietti: Intero €.3,00 - ridotto €.2,00