FONDAZIONE TITO BALESTRA ONLUS AL FESTIVAL DELLA ROMAGNA 2018 – CERVIA

Siamo lieti di annunciare che la Fondazione Tito Balestra Onlus parteciperà al Festival della Romagna 2018 con l’allestimento “Tito Balestra – Linoleografie e epigrammi” all’interno dei Magazzini del Sale e numerose altre iniziative dislocate per tutto il festival.

IL PROGRAMMA EVENTI A CURA DELLA FONDAZIONE TITO BALESTRA ONLUS PER IL FESTIVAL DELLA ROMAGNA 2018 – CERVIA

Cervia, Magazzini del sale
Martedì 19 e Mercoledì 20 giugno, ore 20:30-22:30
Laboratorio didattico:
Immagin-Azioni in argilla
Le particolari caratteristiche dell’argilla, plasmabilità e duttilità, permettono una facile manipolazione del materiale. L’utilizzo di tecniche ceramiche, proposte in ordine di difficoltà dalle più semplici alle più complesse e realizzate su superfici ben definite, consentiranno ai bambini di tradurre più facilmente la loro creatività. Le tecniche proposte, quali tracce impronte, rilievi con colombine e palline, sfoglia, ingobbi colorati, lucignolo e trafila, permetteranno la realizzazione di oggetti bi e tridimensionali in argilla, di forme immaginarie o reali, per creare assemblaggi di oggetti fantastici e sagome volanti.
Età: 3-14 anni, laboratorio adatto anche a bambini diversamente abili

Cervia, Torre San Michele
Mercoledì 20 giugno, ore 21
incontro con l’autore, presentazione del libro:
Romagna alla garibaldina! I romagnoli nell’impresa dei Mille e la battaglia del Volturno
Gian Ruggero Manzoni
Editore: Società Il Ponte Vecchio
Collana: Vicus. Testi e documenti di storia locale
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 27/03/2018
Pagine: 160 p., Rilegato
EAN: 9788865417409
Nel nostro generalizzato oblio della storia, non vi è spazio per gli umili eroi che pur lasciarono la loro vita (il lavoro, la famiglia, la casa, gli affetti) per correre alle armi. Di essi, solitamente, non resta una traccia, un nome, come se non fossero mai esistiti: richiamarli per nome, per luoghi, per origini familiari significa emendare una colpa della storia, ridare loro vita, confermare che essi vissero e che si alimentarono di istanze ideali, di progetti, di attese… Di questo orizzonte vive la ricerca compiuta da Gian Ruggero Manzoni intorno ai Romagnoli che corsero alle armi al richiamo di Garibaldi nel tempo dei Mille. Con una acribia e una passione che esaltano la vastità della sua ricerca, lo storico ha scavato negli Archivi di Torino, Genova e Roma alla ricerca minuta di nomi, origini, mestieri, famiglie, destini, e in tal modo ha potuto ricostruire l’anagrafe dei volontari garibaldini romagnoli inquadrati nel cosiddetto Esercito Meridionale. Il libro non è solo questo pur preziosissimo elenco di garibaldini romagnoli: l’autore ha arricchito la sua ricerca con un vasto saggio, documentatissimo, sull’impresa garibaldina nel Regno delle Due Sicilie.
Gian Ruggero Manzoni è nato nel 1957 a San Lorenzo di Lugo (RA), dove tuttora risiede. 
È poeta, narratore, pittore, teorico d’arte, drammaturgo, performer. 
Frequentato il Liceo Classico a Lugo di Romagna, nel 1975 si iscrive al DAMS di Bologna indirizzo Spettacolo. 
Nel 1977, a seguito dei fatti riguardanti il famoso “Marzo Bolognese”, lascia la città emiliana e parte volontario nelle Forze Armate. 
Negli anni successivi soggiorna per lunghi periodi in Belgio, in Francia e in Germania, dove frequenta quegli ambienti artistici. Insegna Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino dal 1990 al 1995. 
Come teorico d’arte, pittore e poeta partecipa ai lavori della Biennale di Venezia negli anni 1984 e 1986, edizioni dirette da Maurizio Calvesi. Ha al suo attivo oltre 50 pubblicazioni e 70 mostre pittoriche. 
Ama abitare in provincia e, come di solito dice, “dell’uomo di provincia possiede tutti i difetti, ma anche tutti i pregi”.

Cervia, Magazzini del sale
Giovedì 21 giugno, ore 21
presentazione:

In ricordo di Tito Balestra poeta e collezionista
A cura di Flaminio Balestra
La Fondazione Tito Balestra presenta la figura d’un poeta italiano d’eccezione degli anni Settanta, mostrando come il suo collezionismo abbia dato vita a una Fondazione e a un Museo a Longiano, spazio da qualche anno visitabile, e ricco di opere di Guttuso, Maccari, Morandi, ecc…

La Fondazione “Tito Balestra” Onlus è situata nei locali del Castello Malatestiano di Longiano. La Fondazione cura e gestisce una delle raccolte d’arte moderna e contemporanea più ricche dell’Emilia-Romagna, dedicata all’arte del Novecento italiano: da Mafai a Rosai, da De Pisis a Sironi, fino a Guttuso e Vespignani.
Costituita grazie alla donazione della collezione d’arte raccolta con passione e impegno da Tito Balestra, la Fondazione promuove e organizza eventi culturali e artistici lungo tutto il corso dell’anno. Poeta, collezionista e osservatore pungente della quotidianità di una generazione che faticosamente stava emergendo dalle ceneri della seconda guerra mondiale, Tito Balestra era nato a Longiano nel 1923. Trasferitosi a Roma nel 1946, entrò in contatto con una fervida e prolifica realtà culturale.
Una peculiarità della sua ricchissima collezione (2302 opere, tra olii, grafiche e sculture) è quella di essere nata grazie a questi numerosi rapporti di “scambio”, di amicizia e d’interessi culturali tra Tito Balestra e il mondo artistico della capitale da lui conosciuto, esplorato e assorbito nel corso di un trentennio (1946-1976). Dopo la sua morte, accogliendo il suo desiderio che la collezione non fosse smembrata, il fratello Romano e alcuni amici fra i quali Giuseppe Appella, Enzo Dalla Chiesa, Mino Maccari, Gino Montesanto, Amelio Roccamonte, e Vanni Scheiwiller contribuirono affinché la moglie Anna Maria De Agazio decidesse insieme alla famiglia di iniziare il percorso di una costituenda fondazione in Longiano, inaugurando nel 1982 una prima esposizione della collezione. 

Cervia, Piazzale Ascione
Venerdì 22 giugno, ore 21
incontro con l’autore, presentazione del libro:

Il canto folcloristico in Romagna e la storia dei Canterini di Longiano (1933-1996)
Franco Dell’Amore
Editore: Fondazione Tito Balestra Onlus
Collana: Terre sonore
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 22/06/2018
Pagine: 232 p., Brossura filo refe
EAN: 9788896326138

«Lo spasimo nella ricerca del vero animo popolare è sempre stato presente, soprattutto quando, con le Camerate dei Canterini, si è voluto navigare lontano dall’accademismo borghese e demagogico delle tradizionali società corali, così come dal freddo, puritano e grafomane accademismo esotico del folclorismo musicale.»

Franco Dell’Amore è un riconosciuto musicologo e appassionato bibliofilo. Dopo la laurea in Scienze Politiche ha conseguito il diploma, con lode, in Paleografia musicale presso la Scuola di Musicologia dell’Università di Bologna, diretta dal prof. Giuseppe Vecchi. Ha poi conseguito, a pieni voti, il diploma di musica elettronica presso il Conservatorio di Pesaro. Ha svolto ricerche d’archivio in raccolte pubbliche e private finalizzate alla pubblicazione di numerosi saggi di argomento prevalentemente musicale. Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) segnala oltre 60 titoli di suoi saggi e trattati presenti nelle biblioteche italiane e straniere. La sua opera più impegnativa è la Storia musicale di Cesena. Mille anni d’artifici dal medioevo al 1900. Un corposo trattato che indaga, ricostruisce e racconta l’attività musicale nel cesenate, dalla musica liturgica del VI secolo ai manoscritti teatrali, fino alla fine dell’Ottocento. Nel dicembre 2010, con l’editore Pazzini di Verucchio, ha pubblicato la Storia della muisca da ballo romagnola 1870-1980, il più completo contributo sull’argomento, arricchito da una cospicua raccolta iconografica. Nel novembre 2013 ha pubblicato, per le edizioni Il Vicolo di Cesena, un ampio studio di 244 pp. dedicato al teatro di Varietà e Rivista a Cesena intitolato Il teatro del piacere. 

Cervia, Magazzini del sale
Sabato 23 e Domenica 24 giugno, ore 20:30-22:30
Laboratorio didattico:

Stampa!
L’incisione e la stampa sono antiche tecniche usate dagli artisti per permettere la riproducibilità delle opere che però nel contemporaneo hanno assunto una propria dignità di disciplina artistica.
Creiamo anche noi la nostra matrice fatta in materiali familiari come cartoncino, polistirolo, tetrapak, incidiamola con stuzzicadenti e matite, inchiostriamo con le mani o il rullo e stampiamo le opere su carta.
Al posto del torchio possiamo usare strumenti da cucina come il cucchiaio, il mattarello e la macchina per la sfoglia. Con i più piccoli ci concentriamo soprattutto sulle tecniche collografiche per realizzare matrici e timbri: la stampa ci permette di tradurre la sensazione tattile delle diverse texture in immagini.
Età: 3-14 anni, laboratorio adatto anche a bambini diversamente abili

Cervia, Torre San Michele
Domenica 24 giugno, ore 21
presentazione:

Tito Balestra e la Romagna in bicicletta
… quando la poesia viaggiava su due ruote incontrando italiano e dialetto
Il Consiglio di Frazione n.1 (Longiano, Felloniche, Montilgallo) e la Fondazione Tito Balestra Onlus, organizzano la serata “Tito Balestra e la Romagna in Bicicletta”, l’iniziativa rientra nel programma proposto dal consiglio di frazione “Territorio e personaggi longianesi” che nelle due serate precedenti ha riscontrato un notevole successo di pubblico.
Pretesto della serata è il periodo in cui Tito è vissuto a Longiano prima di partire per Roma; in quegli anni giovanili con unico mezzo la bicicletta, Balestra intrattenne rapporti con i poeti, gli scrittori e gli artisti che vivevano o frequentavano la Romagna. Da qui le amicizie con Tonino Guerra, Alberto Sughi, Alfredo Panzini, Federico Fellini, i poeti e gli artisti del Circal de Giudizi a Santarcangelo e tanti altri. 
Abbiamo voluto ricostruire, in un breve ricordo, questo viaggio attraverso gli scritti e testimonianze di alcuni di questi protagonisti ripercorrendo il cammino culturale della poesia romagnola. La bicicletta quindi come veicolo di cultura e di scambio nell’incontro tra Italiano e dialetto.