TONO ZANCANARO – Demopretoni (1945-1947). UN VIAGGIO TRAGICO EROtICO NELLA DISILLUSIONE POSTBELLICA

L’inaugurazione 

Sabato 18 maggio 2024 alle ore 18:00, presso il Castello Malatestiano di Longiano, la Fondazione Tito Balestra Onlus inaugura la mostra di Tono Zancanaro: DEMOPRETONI / UN VIAGGIO TRAGICO EROtICO NELLA DISILLUSIONE POSTBELLICA, inserita nel circuito di rete della Biennale del Disegno di Rimini.

La fondazione Tito Balestra Onlus aderisce anche alla terza edizione della biennale del disegno di Rimini partecipando al circuito di rete, dopo le precedenti edizioni in cui fu presente con le esposizioni: nel 2014 Quasi un secolo di «Disegno» nelle collezioni della Fondazione Tito Balestra (Disegni dal 1925 al 2013), nel 2016 I SEGNI NASCOSTI – Taccuini e album di Roberto Melli, Pericle Fazzini, Toti Scialoja, Antonietta Raphaël, Fabrizio Clerici, Mario Mafai, Guido Strazza (1905-1980) e nel 2018 con la mostra dedicata a Tinin Mantegazza presso il museo della Città di Rimini.

Le opere

La mostra di quest’anno è dedicata a uno dei disegnatori e incisori tra i maggiori del Novecento, Tono Zancanaro e in particolare a uno dei suoi cicli numerosamente più importanti e sicuramente tra i più discussi della sua produzione grafica: I Demopretoni che realizzò tra gli anni 1945 -1947. Nei disegni Zancanaro espresse tutta la sua rabbia per la disillusione che provò nel nuovo assetto politico e istituzionale che andava configurandosi a seguito del conflitto mondiale, della fine della monarchia e in attesa della costituente Repubblica. Un vero viaggio di forti emozioni espresse in una “violenta” critica. I protagonisti di quell’epoca sono trasmutati in grottesche figure traviate da un erotismo ossessivo. I Demopretoni comprendono circa 1.300 fogli disegnati da Tono Zancanaro tra la fine del 1945 e gli inizi del 1947. L’artista padovano compone quotidianamente il suo diario figurato, reagendo agli eventi di cronaca con la forza dell’immaginazione. Sono i mesi del dopoguerra, caratterizzati da tensioni politiche fortissime. È in particolare sulla posta in gioco delle elezioni politiche e referendarie del 2 giugno 1946 che la creatività si scatena.

L’artista

L’approccio di Zancanaro, iscritto dal 1942 al Partito Comunista, è ferocemente di parte. Allo stesso tempo egli lascia andare la penna a invenzioni grafiche che travalicano di gran lunga lo spunto polemico. Ancor di più che la precedente serie del Gibbo (1942-1945), i Demopretoni non sono solo satira: trattano della corporeità, dei piaceri osceni del sesso, della forza erotica di cui può caricarsi la linea.

L’impeto combattivo di Zancanaro si acquieta momentaneamente con la vittoria della Repubblica e così anche i Demopretoni si esauriscono per lasciare spazio alla rivisitazione del mito classico: le serie del Satyricon e delle Levane che chiudono gli anni Quaranta.

La mostra

Le opere esposte, 200 disegni su carta, fanno parte della recente donazione di 236 fogli voluta alla Fondazione da parte dell’archivio storico Tono Zancanaro anche in virtù del rapporto di amicizia dell’artista con il poeta Tito Balestra (nella sua Collezione figurano 131 opere incisorie) e delle collaborazioni passate con la medesima Istituzione Longianese a partire dal 1997 aperte con la mostra Tono Zancanaro – Dal Gibbo alle tematiche della liberazione che ebbe anche un’itineranza regionale.

La mostra è a cura di:

Flaminio Balestra, Guido Bartorelli, Manlio Gaddi

Il catalogo edito dalla Fondazione Tito Balestra sarà presto disponibile

L’inaugurazione della mostra è inserita anche nella manifestazione europea La Notte dei Musei 2024, durante la serata inoltre si terrà nella corte del castello malatestiano l’Osservazione Del Cielo Primaverile in collaborazione con l’Associazione astronomica del Rubicone e l’Associazione Stardust.

La mostra sarà visitabile fino al 28 luglio 2024 negli orari di apertura della Fondazione Tito Balestra Onlus. ATTENZIONE: data la natura sessuale delle opere, la visione è sconsigliata a un pubblico minorenne.

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Per informazioni telefonare allo 0547 665420 / 665850 o scrivere a info@fondazionetitobalestra.org